14 novembre 2002

vi devo raccontare un episodio. ve lo devo raccontare. ci tengo a condividere anche questa parte di me.
IO NON MANGIO CARNE DI CONIGLIO. perché? direte voi. ve lo dico subito, visto che insistete tanto.
quando ero piccola avevo 2 splendidi nonni con una casa in campagna piena di animali, uno dei quali ero io. saltuario come animale da cortile, ma decisivo. c'erano la gabbie coi conigli nell'aia e io li andava a guardare rapita. (mia cugina, invece, ficcava le mani nelle gabbie e c'ha rimesso un pezzo di dito. un coniglio si è sentito violato nella privacy e le ha staccato una falange a morsi). tra i tanti conigli ce n'era una, da me ribattezzata mamma coniglia, che mi piaceva da morire. così le davo da mangiare (tenendo le mie manine sante fuori dalla gabbia) e le selezionavo l'erba migliore. a questo punto s'inseriscono due intepretazioni di codesti fatti:

1) prospettiva di ilenia: "che bello! sto nutrendo un coniglio che diventerà bello e forte e che mi vorrà tanto bene!"
2) prospettiva dei nonni di ilenia: "che furba 'sta bambina! sta ingrassando il coniglio per mangiarselo bello in carne!"

dalla prospettiva 1 è scaturito tanto amore; dalla prospettiva 2 è scaturito un arrosto che mi è stato servito in tavola il giorno di pasqua. da quel giorno non ho più toccato carne di coniglio. ma non ho nemmeno più tentato di alimentarne qualcuno: perchè tu parti con dei buoni propositi e poi non sai mai dove si va a finire.

Il nostro caro angelo
si ciba di radici e poi

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