06 novembre 2002

LA FICTION CHE FA PIANGERE
c’è stato un periodo in cui mi vantavo non piangere mai per le cose che vedevo in tv o al cinema. c’erano poche pellicole e poche scene che mi avevano commosso. ora invece sono proprio diventata una femminuccia e smoccolo con poco. ma ricordo con affetto quei fotogrammi che sono rimasti insuperabili per anni.

-10° posto: “fiori d’acciaio”. la solidarietà tra donne mi smuove il duodeno. perché nell’amicizia ci credo follemente.
-9° posto: “la gabbianella e il gatto”. quando lei si libra nell’aria c’è tutta la libertà mancata di sepulveda che s’invola con lei. e anche se in sottofondo canta spagna, noi non ci facciamo caso e pigliamo il fazzoletto commossi. o forse piangiamo proprio per la disperazione di sentire spagna cantare. non so.
-8° posto: “passaparola”, puntate varie. ultima puntata dell’edizione 1999/2000. era il mio primo anno e all’ultima registrazione scoppiai in lacrime come una bambina. dalla regia mi fecero un primo piano e per una settimana mi chiamarono “il caso umano”.
puntata dell’8 gennaio 2001: roberto mantovani vince 500 milioni. io piangevo più di lui. fu lui a consolarmi.
puntata del 30 giugno 2001: mi fu dedicata dal vivo “just the way you are” di billy joel. ero davvero felice.
-7° posto: “la collina dei conigli”. adoro i conigli e mi ricordo che ho visto questo film in colonia in valsugana. stavo così male che il giorno dopo mi hanno fatto vincere il torneo di “otello” per tirarmi su.
-6° posto: “shine”. quando lui alla fine del film fa finalmente il suo concerto. se qualcuno realizza i suoi sogni non posso fare a meno di piangere. sono felice per loro come se io stessa avessi realizzato il mio sogno.
-5° posto: “via col vento”. da quando ho 6 anni lo guardo annualmente a fianco di mia mamma. e fino ai 15 anni piangevo quando rhett usciva sbattendo la porta e infischiandosene francamente. dai 15 anni ad ora non piango. perché so che rossella è cazzuta e lo riconquisterà. dopo i 15 anni, infatti, ho avuto la svolta femminista e ho capito.
-4° posto: “daitarn III”. quando haran banjo non sceglie reika (la mora). essendo mora io tenevo per lei. banjo fa sfracelli con l’energia solare ma non sa scegliere tra due donne, tra reika e l'altra bionda svampita beauty. un minchione.
-3° posto: “schindler’s list”. quando i sopravvissuti portano una pietra sulla tomba di oskar. al cinema “corso” di carpi stanno ancora tirando su col mocio tutta l’acqua sgorgata dai miei condotti lacrimali.
-2° posto: “patch adams”. perché anch’io presto andrò a fare il clown in corsia e farò ridere i bambini. non l’ho potuto fare per mio fratello. lo farò per il fratellino di qualcun altro.
-1° posto assoluto: “candy candy”. quando lei parte per fare l’infermiera e deve lasciare alla Casa di Pony il suo procione “clean”. lei è sul treno e vede che lui non è andato a salutarla. sconsolata, pensa che non lo rivedrà. ma quando i vagoni si mettono in moto clean sbuca dalla stazione e la insegue sulle rotaie. lei gli urla di fermarsi ma lui continua a correre e correre e correre. finchè il treno ingrana e corre più veloce di lui. l’immagine di clean che rimane fermo sulla traversine e guardare candy allontanarsi è una delle più strazianti che uno sceneggiatore abbia mai saputo concepire.

ne ho visto un altro che più lacrime non ha

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