07 novembre 2002

DEDICATA A TUTTI I BLOGGHISTI, BLOGGHIANI, BLOGGATORI, BLOGGATARI ma soprattutto BLOGGATURI

Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi,
pronti da scagliare,
su facce vulnerabili e indifese,
sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose, indimenticate,
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate che il vento o la fortuna
sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
un viso sordo e muto che l’amore ha illuminato,
sono foglie cadute, promesse dovute,
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
tracciate e poi dimenticate,
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
lo ammetto
strette tra i denti, passate, ricorrenti, inaspettate,
sentite o sognate...
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
razzi incandescenti prima di scoppiare,
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare, si perdono al buio per poi ritornare
Sono notti interminate, scoppi di risate,
facce sovraesposte per il troppo sole,
sono queste le parole,
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire,
le parole che ho detto,
e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti risparmiano i presenti, immaginate,
sentite o sognate spade, fendenti,
al buio sospirate, perdonate, da un palmo soffiate

di Gino De Crescenzo in arte Pacifico (oltre che nel suo album "Pacifico" la trovate anche nell'ultimo Cd di samuele bersani)

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