25 novembre 2002

l'altra mattina mery terry non è andata al lavoro. quando mi sono alzata, la cataratta virtuale che mi copriva gli occhi non mi ha permesso di decodificare la sua immagine prima di 5 minuti. così entro in cucina, metto su l'acqua per il tè, e mi siedo sulla sedia. e lì, di fianco a me, vedo lei. sembrava la dea kalì. con 346 paia di mani stava imburrando fette biscottate e pan da toast e biscotti e panini con marmellatine di quelle piccole e rotonde e burro bianco. almeno credevo.

-che ci fai a casa mery terry?
-c'è sciopero
-per cosa?
-boh, ecchennessò
-se fai sciopero sarebbe almeno carino che sapessi dire per cosa. non pretendo neanche che tu condivida l'idea
-ma penzo per la legge
-quale legge?
-quella di berlusconi!
e ride.
-ok, buttiamo la colpa su berlusconi e il gioco è fatto
-ecco appunto

mentre mi siedo per ripigliarmi da un dialogo politico alle 9 di mattina, lei continua a roteare in aria fette biscottate e coltelli. ma un panetto di burro, in giro, non c'era. c'era solo una specie di provola sul tavolo. ho avuto paura. paura che spalmasse provola sulle fette biscottate e che ci rovesciasse marmellata sopra. e così, senza pensarci, chiedo:

-scusa, cos'è quella scamorza che hai sul tavolo? te la sei dimenticata fuori dal frigo?
-che scamorza?
-quella lì...
la prende in mano
-ah questa? ma micca è scamorza! è burrino!
-burrino? e cos'è il burrino?
-è burro nella custodia della scamorza
non sono stata a indagare se per "custodia" intendesse "rivestimento esterno". perchè la scamorza micca te la danno in astuccio di plastica con il velcro o la cerniera.

tiro un sospiro di sollievo. dentro la crosta c'è il burro, che viene mantenuto più fresco e naturale. quindi si prende il burro da lì dentro e si butta via il resto. un modo di nutrirsi sano e naturale. brava terry, stai migliorando.

-aaaaaahhhhhhhhhh! credevo che si mangiasse anche quel coso! certo, micca uno può mangiarsi scamorza alle 9 di mattina!

e mi abbandono serena sulla sedia, attorcigliandomi alla spalliera e rendendomi conto che a volte ho dei pregiudizi verso mery terry.

-ma che sei scema? certo che si mangia! prima spalmi il burro sulla fetta biscottata, poi metti la marmellata e poi ti mangi quello che rimane.
cioè scorza di scamorza imbibita di burro.

l'incubo poteva terminare qui. potevo alzarmi, tornare in camera a vestirmi. invece, contrariamente alle aspettative e cogliendomi di sorpresa, mery terry compie un atto che ha dell'incredibile.

-vedi? guarda!

e piglia un pezzo di scamorza imburrata, o burro scamorzato, e se lo ficca in bocca. il burro le colava dagli angoli delle labbra e quando si è passata il tovagliolo per raccogliere ciò che fuoriusciva dalle sue fauci, ho visto il tovagliolo unto riappoggiarsi sul tavolo più pesante di prima. perché c'era dentro un chilo di burro fuso.

-bleah! -faccio io. e la faccia esprimeva al massimo lo schifo.
-ma che sei scimunita? è buonizzimo!
-ma mery terry!!! mangi burro a tocchetti alle 9 di mattina! permetti che mi faccia rimestare le budella?
-ma ci metto la marmellata!
-vedo! ci sono 23 scodellini di zuegg sulla tavola! quanta cazzo ce ne metti!
-la colazione è il pasto più importante del giorno!
-importante, non RIBUTTANTE
-vuoi saggiare?
-assaggiare
-vuoi?
-no grazie, le nausee mattutine le tengo per quando sarò incinta.
-e che, sei incinta?
-no, era un futuro. significa "nell'ipotesi in cui".

mi salva l'acqua. che si mette a bollire e che mi costringe a fare il tè. ma se l'acqua bollisse a 60 gradi invece che a 100, quella mattina avrebbe fatto prima e io non avrei avuto la nausea perchè non avrei visto il burrito di mery terry. la fisica non è per niente intuitiva. è stronza. e non è mai utile quando ti serve.

per una lira ci metto sopra pure lei

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