allons enfants de la patrie, le jour de gloire est arrivéééééé
stamattina big mery terry è ripartita per potenza. e ne sono sicura perchè l'ho accompagnata io al treno. vuria mai che le pigliava il senso di colpa per aver lasciato mery terry sola e ritornava indietro. l'ho messa sul treno e da lì non è scesa. a meno che non si sia buttata in corsa.
però ieri sera ho dovuto mangiare una delle loro schifezze: le zucchine alla mery terry. erano in frigo da lunedì. me le hanno offerte da subito, ma io le ho rifiutate. ieri sera, anche per festeggiare l'imminente partenza di big mery terry, LE HO ASSAGGIATE. non ho potuto esimermi.
"scaldale in forno" mi dice mery terry. e lì mi è scattata l'idea. le brucio. metto il forno al massimo e le brucio, così non sono costretta a mangiarle (l'istinto di sopravvivenza è davvero incredibile. non si arrende mai). nella teglia ci metto anche la stagnola, così conduce bene il calore e accelera la carbonizzazione delle zucchine. un genio.
ORDINE DEI FATTI SUSSEGUENTI L'IMMISSIONE IN FORNO DELLE ZUCCHINE ALLA MERY TERRY:
-dico: "non vi preoccupate! sto io a badare alle zucchine! andate pure di là!"
-rimango sola in cucina
-metto il forno a 240°
-aspetto che raggiunga i 240°
-inforno le zucchine e tutto lo schifo che c'era sopra
-aspetto il controllo di mery terry che viene a vigilare
-mery terry vede che sto badando alle zucchine a va in camera a preparare le valige di mammà
-faccio scattare la suoneria del cellulare affinchè sembri che qualcuno mi ha chiamato
-vado in camera a "chiacchierare"
-simulo (vi giuro che l'ho simulata davvero) una conversazione di 15 minuti
-sento un urlo dalla cucina
-penso: "missione compiuta. zucchine bruciate".
-corro in cucina fingendo dispiacere
-fotogramma precedente: mery terry mi sbraita contro "mannaggiattè, hai bruciato le zucchine".
-fotogramma successivo: la mia faccia dice "scusa, scusa, scusa"; il cervello pensa "evviva, evviva, evviva".
cerco di far capire a mery terry che possiamo salvare qualcosa. in realtà mi rendo conto che TUTTO SI SALVA. era bruciato solo il bordo della stagnola ma le zucchine erano perfette. PERFETTE. e quindi ci si mette tutte a tavola a mangiare. PERO' LE PORZIONI LE HO FATTE IO, tenendomi una misera parte dell'ammasso di gommina staedler che mery terry aveva fuso sulle zucchine.
le ho assaggiate e, non so per quale ragione, ho chiesto: "cosa ci hai messo dentro?".
non so perché l'ho fatto. forse per essere sicura che non ci fossero rifiuti tossici, che non avesse usato zucchine geneticamente modificate. non so. fatto sta che l'ho chiesto.
risponde mery terry: "zucchine crude cosparse di svizzero, taleggio, sottiletta, parmigiano, brie, ricotta, pangrattato, prosciutto, panna, latte, burro e un po' di pancetta che mi era avanzata dalla carbonara".
ho visto un mondo di latticini passarmi davanti. e la scena di "french kiss" dove kate, che odia il formaggio, si alza la mattina, mangia qualcosa tipo philadelphia e poi viene colta da intolleranza al lattosio. e si ferma in provenza a vomitare.
io non ero kate, non ero in provenza e soprattutto non avrei avuto kevin kline a reggermi il capino in caso di remissione di lactobacilli.
presa da sconforto, ho abbozzato un "mhm... buono. una ricetta inventata da te?". lei, tutta orgogliosa, fa cenno di sì con la testa. presente come quando i gatti ti portano un topo morto per farti vedere che ti vogliono bene? uguale. le zucchine della mery terry sono come un topo morto. e proprio come un'esanime pantegana ti si piantano nello stomaco per non uscirne più. e io c'ho pure l'esofagite.
insomma, speravo che 'sta via crucis finisse qui. invece big mery terry, tronfia per l'abilità culinaria della figlia, inizia a elencarmi tutte le ricette inventate dalla loro onorabile famiglia: torta di purè, peperonata alle patate, arrosti vari. credo di aver perso conoscenza. una di quelle esperienze di uscita da se stessi, come quando un paziente si vede sul tavolo operatorio mentre la sua anima volteggia in sala chirurgica. solo che invece dell'anima a me fluttuava il piloro.
mi alzo, lavo il piatto bene bene e poi vado in sala, dove la mia dirimpettaia stava giocando con sua figlia di 10 mesi. prendo in braccio l'infanta, la faccio giocare e roteare, ma sono all'oscuro di un fatto importantissimo: ha appena mangiato. la bimba, per l'emozione, ha un rigurgito di latte. l'unico latticino che maria teresa non aveva messo nelle zucchine. con infinita rassegnazione capisco la mia inesorabile sorte per la serata. comprendo che per quella sera non ho scampo dai bifidi attivi. dove per bifidi si intendono tutti quelli di potenza che abitano con me.
conosci me, la mia realtà
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