28 ottobre 2002

I RITARDI
ritardataria non lo sono mai stata. eppure, negli ultimi anni, lo sono spaventosamente diventata. solo di mattina, però. e la cosa peggiore è che ne sono consapevole. quindi quando ho un appuntamento importante, succedono 2 cose:

A) metto la sveglia in plateale anticipo, in modo da avere tutto il tempo e la calma per gestire il look e l'igiene.
B) preparo tutto la sera prima, in modo da dover ridurre al minimo i tempi e restare più a letto.

i suddetti metodi A) e B), però, ha 2 inconvenienti.

INCONVENIENTE A) quando mi sveglio la mattina, SO CHE LA SVEGLIA E' IN ANTICIPO. quindi penso: "posso stare un altro po' a letto, tanto la sveglia ha suonato troppo presto". risultato? mi riaddormento a sveglia spenta, mi sveglio 5 minuti prima dell'appuntamento e devo fingere che sulla tangenziale est c'è traffico. per fortuna sulla est c'è sempre traffico e le mie scuse sono credibili.
INCONVENIENTE B) sapendo di avere preparato tutto, si verifica la stessa cosa dell'inconveniente A. però almeno impiego meno tempo a vestirmi e non devo inventare scuse.

sono un disastro, insomma. il ritardo è una condizione patologica del mio essere. per fortuna le mestruazioni, che vanno per conto loro, sono puntuali. altrimenti sono cazzi (scusate la finezza dell'audace doppio senso).
il problema è che cerco di lottare contro questa tendenza a ritardare ma quelle volte che faccio tutto in tempo e sono brava, succedono quei piccoli incidenti del menga che ti fanno ritardare comunque.

IMPREVISTI DA RITARDO CRONICO
sei vestita, truccata, pettinata perfetta. ma hai un alito da acciuga. pensi allora di mangiare qualcosina per darti un contegno. ovvio che in frigo ci sono solo cose sugose e bavose. ovvio che tu ne assaggi una, perchè proprio senza niente non ce la fai. neanche da dire che ti sbrodoli.e ti cola tutto sul vestito nuovo. non so a voi, ma a me questo succede quasi sempre per colpa del rossetto. essendomi data perfettamente il rossetto ed essendo che i rossetti non-traccia non esistono (dopo 2 minuti vanno via TUTTI), bevo e mangio cercando di far aderire il meno possibile le labbra al cucchiaio o al bicchiere. in questa manovra da navy-seal ci rimette l'abito, perchè mi imbocco talmente sgraziata che non mi cibo e non mi disseto ma mi spatacco solamente.
a questo punto partono le imprecazioni del caso e un vago tentativo di smacchiarsi. corsa in bagno, acqua gassata e speri che l'anidride carbonica faccia il miracolo. dopodichè hai diverse alternative:
1)uscire smacchiata ma bagnata, col terrore che una volta che si è asciugata l'acqua ritorni la macchia
2)uscire macchiata (perchè la patacca è davvero tenace) e usare la scusa di mia mamma: "OPS, SONO MACCHIATA? NON ME N'ERO ACCORTA! ME LA DEVO ESSERE FATTA ADESSO!". questa scusa, che è peggiore di quella della tangenziale est, non vi toglie comunque il senso di inadeguatezza in un mondo popolato da omino bianco e bio-spray.
3)cambiarti. ma cambiarsi significa decostruire tutto il look che era stato studiato con attente operazioni di marketing. e soprattutto, se ti devi cambiare, SAI CHE NON HAI NIENTE ALTRO DA METTERTI. è proprio lì che, insidiosa e malvagia, parte la paranoia da "inadeguatezza nei confronti della moda" e "nei confronti delle tue amiche".
4)mettere qualcosa sulla macchia: spille, nastri, sciarpe. quasi sempre, anche quando ti metti una spilla per il semplice gusto di farlo, hai un'amica stronza come la morte che ti dice: "cos'hai lì, una spilla? ma l'hai messa per nascondere una macchia?". e tu giù a vergognarti come un'aquila. (ma le aquile si vergognano? boh, mi è venuta così. ah no, era l'ostrica! si dice "vergognarsi come un'ostrica!")
5)uscire, andare al ristorante e fingere di farsi la macchia mentre siete con gli altri. al 90%, quando inscenerete la pièce dicendo: "ops, mi sono macchiata" avrete di fianco l'amica simpaticissima di prima che vi dirà: "no, no, non te la sei fatta adesso. ce l'avevi quando sei partita da casa." ed eccola che riparte la paranoia da "adesso penseranno che sono una sozzona!".
6) rinunciare ad uscire. questa è la scelta più saggia, ma anche più dolorosa. però si sa che nella vita bisogna soffrire per crescere. (questa è una stronzata peggiore di quella dell'aquilla).
7) questa è l'opzione che preferisco e che uso sempre. serve anche a rivelare se avete delle buone amiche.
ve ne fregate della macchia, uscite come siete e, appena salite in auto, dite: "porco cazzo, mi sono macchiata solo prima di uscire e non ho fatto in tempo a cambiarmi. c'ho una sfiga che ammazza un toro".
se in auto cala il silenzio significa che avete delle amiche arpie e superficiali che stanno pensando: "si poteva almeno cambiare!".
se invece avete delle amiche simpatiche e che vi vogliono bene, vi risponderanno: "eh no, ti sbagli. tu hai una FIGA che ammazza un toro!". e tutte giù a ridere e a dimenticarsi delle macchie.

alcune nere, alcune gialle, alcune rosse...

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