15 agosto 2004

IL MIO PERSONALISSIMO SEVEN

Driiiiiin…

-pronto?
-pronto, mamma?
-chi è?
-mamma, sono io!
-io chi?
-cristobal mamma, sono figlia unica, non dovresti avere grossi problemi a decifrare chi è che ti sta chiamando “mamma” al telefono!
-non ti avevo riconosciuto, hai una voce strana: hai poppato di cocaina?
-MAMMAAAAAAAA! io non fumo neanche… e poi si dice PIPPARE, non poppare.
-ah, non si dice poppare? pensavo che la cocaina era liquida tipo… coca cola.
-FOSSE liquida.
-allora è liquida, avevo ragione!
-no no no no: la cocaina non è liquida. ma tu dovevi dire “pensavo che la cocaina FOSSE liquida”: devi usare il congiuntivo.
-uelà, cuccarini, vedi di non fare troppo la precisini che a parlare ti ho insegnato io quindi tu a me non hai da dire un bel niente… anzi: tu a me non avessi da dire un bel niente. tò mò lè!
-vabbeh, lasciamo stare… e poi scusa, come mai ti viene il sospetto che tiro di cocaina?
-ne ha parlato mirabella a elisir.
-della cocaina?
-sì, dice che è una piega dei giovani d’oggi.
-piaga.
-piaga?
-si dice piaga dei giovani d’oggi, non piega.
-cuccariniiiiiiiiiiiii…
-vabbeh, lascio stare. e quindi siccome mirabella dice che le nuove generazioni sono preda dei vizi capitali, devo per forza rientrarci anch’io?
-beh, effettivamente mi rendo conto che tu non fai parte della categoria.
-oh, meno male che ti rendi conto che non sono una drogata!
-ma che drogata! io mi rendo conto che tu non fai più parte dei giovani!
-MAMMAAAAAAAAAAAAAAAAA!
-ilenia, ragiona: ormai hai 30 anni, hai perso il fidanzato, non sei iscritta all’INPS… è un attimo che ti scende un rene o ti viene il diabete e poi vai in menopausa!
-scusa mamma, come fai di cognome… franzoni?

scoppia a piangere.

-e adesso cosa fai, piangi?
-certo che piango! ti sembra che io possa avere una figlia che non sa neanche come mi chiamo di cognome? e quando muoio, cosa ci fai scrivere sulla lapide se non sai neanche qual è il cognome della tua unica mamma, eh?
-ma mamma, era una battuta!
-sì sì, batti, batti! e intanto non sai nemmeno il cognome di tua madre: adesso le indicazioni per la lapide le lascio a tua cugina, che mi fido di più. ma dimmi te se 30 anni fa, quando ho partorito, potevo immaginare che avrei avuto una figlia così.
-così come? cos’ho che non va? sono bravissima: non mi drogo, non fumo, non bevo neanche…
-non è vero.
-non è vero cosa?
-non è vero che non bevi, io lo so! guarda che ci ho fatto caso che il limoncino nella bottiglia cala! e com’è che cala, eh? evapora? certo che evapora, evapora nella tua pancia! ti verrà la cirrosi a 35 anni, ti verrà! e io non avrò mai dei nipotini… vabbeh che se adesso non hai nemmeno il fidanzato, come vuoi che a 35 anni io abbia dei nipotini…
-MA LA PIANTI? ADESSO MI HAI PROPRIO SFRANCICATO IL CAZZO. MI AVETE ROTTO TU, LE TUE PARANOIE, MICHELE MIRABELLA, LA LAPIDE E IL LIMONCINO!

questo è quello che avrei voluto dire. in realtà quello che ho pronunciato esattamente è stato qualcosa tipo…

-MAMMA, NON DISPERARE: SE HANNO DATO UN DAVID DI DONATELLO A STEFANIA SANDRELLI, VUOL DIRE CHE C‘È UNA SPERANZA PER TUTTI!
-cosa fai, critichi? lo sai che la sandrelli ha fatto “il bello delle donne”?
-senti mamma, facciamo così: tronchiamo questa telefonata?
-certo, scappa davanti ai problemi, non affrontarli, sai? è così che si vive..
-mamma, so che ti stupirà ma…NON ESISTONO PROBLEMI. non mi drogo, non fumo e soprattutto non sono prossima alla menopausa. e adesso, per favore, lascia che ti chieda una cosa importante, che è il motivo per cui ti ho telefonato. sai se per caso..
-ciao.
-ciao cosa?
-devo andare.
-ma mamma, ti sto chiedendo una cosa importante, un attimo.
-non posso, sta iniziando forum.
-forum?
-certo, sai quante cose sulla legge si imparano a guardare forum? dovresti guardarlo anche te ogni tanto!
-ah sì? e tu cos’hai imparato?
-senti, polemichina, non fare tanto la furba che ti ho evitato un sacco di casini grazie a santo licheni.
-sarebbe?
-il giudice!
-no, quello l’ho capito. volevo dire: che guai mi hai evitato?
-hai presente il tuo gatto?
-sì, barabba.
-ecco, secondo un decreto legge… aspetto che mi sono presa gli appunti e l’ho scritto qui su un foglietto… aspetta eh… ma dove l’ho messo…. ah, qua! allora: secondo un decreto legge del…. insomma, tu devi tenere il gatto nei tuoi confini.
-ma è un’assurdità, micca lo posso chiudere in casa!
-no, però gli ho messo il guinzaglio e l’ho legato al filo dei panni: lo tiro dentro anche lui quando le mutande sono asciutte…

mi chiedo cosa succederà quando mia madre abbandonerà il telecomando e imparerà ad usare internet.
forse è tardi e rincasare vuoi?
no, che non vorrei

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