08 luglio 2003

LA LACRIMA DI ROBERTO SATTI
la settimana scorsa è volata via come i rotoli della scottex nello spot di qualche tempo fa. sapendo che mery terry partiva, assaporavo ogni momento come se fosse l'ultimo. ben sapendo che era veramente l'ultimo. ma prima di godermi l'agognato premio della sua assenza, ho dovuto superare un paio di inopinati e dolorosi dossi della vita.

entro in casa e chiudo la porta. silenzio. tipo quello che seguiva un'interrogazione improvvisa di matematica. niente "ilèèèèèèèèèè". eppure a mery terry, 'sta lucy della rift valley del terzo millennio, la parola l'hanno data. ed io le ho persino prestato la mia valigia, quindi dovrebbe baciare la terra su cui cammino.
3 passi in corridoio e ancora niente. cucina pulita. stufa albina, segno che nessuno ci ha cucinato sopra.
6 passi in corridoio e regna l'insonorizzazione.
9 passi e da lontano sento un rantolo. come un puffin islandese caduto sul ghiaccio.
12 passi: di fronte al bivio. busso in camera sua per sapere se sta bene o entro in camera mia a godermi la pace?
13esimo passo: mi butto sul mio letto e lancio le scarpe a 1 micron da urby e cammy. rischiando l'infanticidio ittico.

dall'uscio di fronte si apre uno spiraglio. nessie si sta avvicinando. e tra poco, lo so, mi deturperà l'anima con la sua presenza.

-ileniààààààààààààààà
-entra
-mo veramende soggià endrata
-parli peggio del solito. hai un chilo di ghiaia in bocca?
-no
-che c'è? non mi chiami mai ilenia per intero
-non g'ho niende
-sputa. possibilmente non addosso a me
-non ho niende
-allora levati dallo stipite e pensa a quanto starai bene in egitto. e alla possibilità di stabilirti laggiù per sempre. tra l'altro se ti metti a gattoni possono scambiare le tue chiappe per gobbe di cammello. sai i soldi che ti fai a portare in giro i turisti?
-so' triste
-eeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhh, porco cazzo. o ti sfoghi o ti levi dalla mia area di sicurezza.
-so' triste
-l'ho capito. ora gira l'audiocassetta che hai nell'epiglottide e passa al lato B. dimmi perchè.

e inizia a piangere. probabilmente espellendo tossine assunte coi suoi cibi citrugni.

-si sposa
-chi?
-lui
-lui chi?
-il mio fidanzato
-mi manca un passaggio. se il fidanzato è tuo, con chi si sposa, di grazia?
-con la sua fidanzata.
-ricapitoliamo: tu hai un fidanzato che ha una fidanzata che sta per diventare sua moglie?
-zi'
-quanto ancora devo scoprire sulle usanze potentine!
-che sdronzo!
-io direi piuttosto... callido! se scappa da te e impalma un'altra...
-è per colpa sua che mi è successo tutto
-successo che?
-quando ci ziamo lasciati ho gominciato a ingrassare
-ma quello micca è colpa sua
-e avendo gominciato a ingrassare mi è venuta la cellulite
-guarda, ne hai talmente tanta che secondo me te la portavi dietro già da prima, comunque...
-e guindi so' aumendata 15 chili e mi so' ridotta cosi'
-un uomo da solo non puo' arrivare a tanto. credo sia un problema di malformazione dalla nascita
-per colpa sua so' brutta
-anche se fosse, teresa, è acqua passata. ora tu hai la tua vita e lui ne sta per iniziare una nuova. devi guardare avanti. magari in vacanza trovi un beduino e vivi felice nel sahara.
-ma 'sto sdronzo mica me lo poteva dire? da mia cuggina l'ho dovuto zapè!
-teresa, apprezza il gesto. non ha voluto farti soffrire. e magari ha pensato che tu lo avessi dimenticato. e che stessi vivendo una storia con un altro. anche se quest'ultima ipotesi mi sembra da inguaribile ottimista. e utopista.
-sdronzo rimane, 'sto cornuto! è per colpa sua che mi so' spundati i brufoli!
-questo non lo sai. magari ti sono spuntati perchè non stavi bene a prescindere. non dargli colpe che non ha.
-'sto pezzo di merda! quando mi ha lasciato so' caduta in depressione e mi so' stata chiusa in caza 1 mese.
-teresa, tutti abbiamo momenti duri. quando ti ha lasciato non voleva certo farti dal male. era una scelta che doveva fare (merda, parlo come natalia aspesi. come liala. come la bossi fedrigotti. come quella dentona della boralevi. potrei condurre "donne al bivio-dossier").
-lo odio. io so' qua e lui si zpoza!

e piange. ben più di "una lacrima sul viso".

-basta coi rancori. se continui cosi' diventi più brutta di quella che sei. e già stai superando il livello di tolleranza estetica consentito dalla legge. sei veramente un'aggravante dell'atto osceno in luogo pubblico.
-...
-teresa, basta. butatti questa storia alla spalle e perdonalo una volta per tutte. guarda avanti e fatti un nuovo fidanzato
-non pozzo
-questo lo so anch'io, scusa. lo so che per te è impossibile. lo dico per consolarti
-...
-teresa, un sacco di uomini lasciano le loro fidanzate. lui non è il primo e non sarà l'ultimo. non ha fatto niente di male. basta.
-è per colpa sua che...
-che cosa?
-che ho mollato tutto
-mollato che?
-è per colpa sua che ho mollato potenza e so' venuta a vivere qui. se non mi lasciava, io me ne stavo giù. e non venivo a lavorare qui a milano.

in quel nano secondo realizzo il melodramma. che non è suo ma MIO. LUI è la causa di tutto.

-brutto pezzo di merda, 'sto stronzo. 'sto deficiente di un insensibile tronco di faggio. questo rincoglionito con la cognizione di un cavallo a dondolo. questo post it con la colla che non attacca più. questo ramarro incapace di arrampicarsi. questo casanova pelasgico, questo dongiovanni sabellico. questo brigante di adiposi cuori femminili. questo suricata fifone. questa aphelandra senza germogli. questo surrogato di seppia incolore. quest'uomo dal ventricolo retrattile, dall'alveolo insensibile, dall'aorta recisa. questo gadget di uomo è la causa di tutti i miei mali. spero che secchi come una patata americana nel texas. o come un cactus in svezia. spero che sia irretito come gli ingenui alla stazione col gioco delle 3 carte. che sia abbindolato come uno studente che firma per un'enciclopedia. come quell'idiota che ha pagato miliardi per il teschio di gesù bambino. spero che passi tutta la sua vita da un protologo.

e cosi', credendo di godermi una settimana di pace, mi ritrovo sconfitta dai sensi di colpa. per aver augurato ogni sorta di malattia venerea a un uomo che in fondo, dalla malattia venerea più terrificante della sua vita, è riuscito a liberarsi.

Con lacrime salate agli occhi tuoi
ben condita amata t'ho.
Dài piangete... ooh ooooh.
Dài cantate... ooh ooooh.


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