17 febbraio 2003

NOTTE DI TERRORE
di solito sono l'ultima a rientrare in casa. per la cena o a causa del dopocena. se rientro per il pasto c'è già mery terry seduta che si sta preparando qualcosa. se rientro di notte, è a letto che sta russando qualcosa. di citrugno, ovviamente.
giovedì sono uscita a trastullarmi. ma sono rientrata ad un orario decente. tipo mezzanotte. in casa quasi tutto buio. solo maria era alzata a guardarsi con costanza costanzo. quindi chiudo la porta e lascio le mie chiavi nella toppa. la cosa assurda è che barricandomi in casa mi difendo da pericoli esterni. quando invece l'agente patogeno maggiore dorme a un metro da me.

-le donne sono tutte a letto?
-no. maria teresa è fuori.

orpo, è uscita. mi ha tolto il primato (e il primate, cioè se stessa) ed è rimasta a trastullarsi più del dovuto. a saperlo mi passavo in casa una blockbuster night. senza bisogno di innocenti evasioni. pazienza. vado comunque a dormire serena. ignara che il dramma si sarebbe sviluppato col favore delle tenebre.
mi metto a leggere la biografia di gigi meroni e poi le quartine di patrizia valduga. guardo l'orologio e sono le 2. mery terry non è ancora tornata. evviva. nell'oscurità l'hanno scambiata per lo yeti della valle seriana e l'hanno trattenuta per accertamenti. oppure l'accalappiacani, trovandola senza collare, l'ha messa in un rifugio per animali abbandonati. chessò. spengo la lampada, mi giro su un fianco e mi metto a dormire.
di notte, all'improvviso, i sudori. nella mia fase rem più profonda l'immagine di mery terry taglia la strada in derapage a morfeo e sfonda la mia pace. e mi desto. con una consapevolezza: se ho lasciato la chiave nella toppa, mery terry non può entrare. e siccome non le ho ancora fatto la cuccia in pianerottolo, mi sento un po' in colpa. quindi corro all'entrata e stacco la mia tartaruga portachiavi. guardo dallo spioncino se per caso teresa, sfinita dal suonare il campanello, non sia stramazzata al suolo esausta. nel qual caso la mia esaltazione ed esultazione provocherebbe una scossa del 7° grado della scala mercalli.
niente. nessuna traccia. ho fatto in tempo a togliere la chiave prima che rientri. sono una brava coinquilina. e rientro sotto al piumone con soddisfazione. satisfaction che dura poco. il mio orologio degli mm's segnava le 4. le 4. four, vier, quatre. 4. quater. il mm's giallo aveva il braccino sulle 4 e il mm's rosso aveva la gambetta sulle 12. erano le 4 del mattino e mery terry vagava ancora in libertà per niente vigilata. vi sembrerò vigliacca, ma sono comunque riuscita a dormire. a questo punto aveva un senso essermi chiusa in casa. terry la minaccia era rimasta fuori.
la mattina mi sono svegliata col sorriso, un po' come rossella o'hara quando si desta dopo una notte con rhett e canta: "e lei gli sorrise/quando la rimirò/ e fremendo le disse il suo amor". come una zombie avanzo in corridoio e vedo luccicare una chiave nella toppa. quella di maria. il che significa che maria teresa NON ERA AFFATTO RIENTRATA. che maria si era alzata, aveva notato l'assenza di chiavi e ci aveva messo le sue. come poi confermatomi in sede d'interrogatorio da maria stessa.
TERESA HA PASSATO LA NOTTE FUORI.
riassumiamo i fatti e le conclusioni a cui sono giunta. giovedì teresa è stata fuori e probabilmente ha compiuto il fattaccio. venerdì era san valentino e avrà ottimizzato la consumazione effettuata la sera precedente. sabato e domenica, in assenza di qualsiasi coinquilina, avrà invitato il consumatore in casa nostra. e avranno... avranno. io non ho chiuso la mia camera a chiave. non lo faccio mai. e loro, nell'impero d'amour, avranno ammortizzato tutti i materassi di casa. perchè lo so che lei è uscita con un uomo. lo so, lo temo, un po' lo spero. ma in camera mia no. che schifo. per sicurezza, in attessa del pronto spurgo, dormo sul tappeto. non voglio pensare di dormire sul talamo della lussuria. un vizio capitale. e chi fa lussuria con mery terry di sicuro è vittima di un vizio capitale. nel senso di mortale.

tutte le pompe, con l'acqua nelle vene,
si mettono a ballare

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