26 marzo 2003

C'E' NEBBIA E NEBBIA
io che sono nata nella pianura padana credevo di aver visto la nebbia più fitta che c'è. e quando mi sono trasferita a milano credevo che la nebbia meneghina mi avrebbe fatto sentire a casa. ancora più della pasta barilla. sinceramente devo dire che dopo qualche tempo mi sono empaticamente sentita molto più vicina allo smog. non per previa conoscenza, semplicemente come tonalità di grigio.
ieri sera ho visto la nebbia più fitta che c'è. più fitta della gente alla stazione di lampugnano. più fitta della coda sulla A14 il 3 di agosto. più fitta dei brufoli sulla faccia di mery terry.
quella nebbia era in casa mia.
all'inizio pensavo provenisse dalla cucina. ho pensato che mery terry avesse bruciato un salame alla ricotta o una bistecca ai capperi e cetrioli. invece si era solo cucinata qualcosa di compatibile con la raccolta differenziata: tacchino impanato in uova e majonese e fritto nell'olio diggiù. una volta cotto, poi, l'aveva insaporito con spezie diggiù e pomodorini in agrodolce. ho ancora il vomito.

-ilèèèèèèè
-eccola!
-vuoi saggiare?
-preferisco di no
-eddai! è una ricetta che mi sò inventata io! vorrei zapere se la pozzo cuginare agli ozpiti!
-a parte gli asciugamani, teresa, tu non hai mai ospiti
-guarda che io la biangheria la tengo! ce li ho gli asciugamani!
-appunto! senti, non cercare di decrittografare le mie battute. che è 'sto odore?
-che odore?
-questo odore di insetticida. non lo senti? tipo veleno per i pidocchi, anticrittogamici, anti-criptonite...
-non zò
-ma non vedi 'sto fumo? c'è una nuvola che avvolge il nostro appartamento: hai bruciato qualcosa?
-ma che ti sei 'mbazzita? sò brava a cuginare, mica brucio la roba, che poi va buttata!
-succede, teresa. micca uno lo fa apposta. una distrazione, una telefonata, un colpo di scena a incantesimo...
-io non zò stata

mi nasce un sospetto. infido come jago, infame come la colonna manzoniana, infingardo come l'intelligenza di mery terry, infinitesimale come i suoi follicoli piliferi morti (solo quelli del cuoio capelluto, ovviamente. quelli delle gambe sono vivacissimi e continuano a riprodursi). e in uno scatto alla tim montgomery mi fiondo in corridoio: alla caccia della nebbia sospetta. non era smog, non erano le sue flatulenze corporee (ogni tanto un po' di fortuna capita anche a me), non era cibo bruciato. un dubbio mi scorreva tra l'emoglobina e le piastrine: che poteva essere quell'aura grigia che ci avvolgeva come fossimo il castello di helsingor?
là, a metà corridoio, avvisto il bagno. come blob nelle scene iniziali di blob e come nella peggiore tradizione degli horror, una nube tossica simil-chernobyl fuoriusciva da sotto la porta del bagno. agguanto la maniglia con fermezza e apro. e a quel punto vedo che il bagno non c'è più. cioè non vedo il bagno. c'è solo fumo bianco e grigio che nasconde il wc e impedisce di raggiungere la vasca. un profumo di bosco fiorito ottenebra le mie mucose nasali e mi stordice. quando riprendo i sensi, sono esattamente nella stessa posizione di prima.

-teresaaaaaaaaaaaaaaaa
-chevvuoi?
-che cosa ti sei data addosso?
-brofumo!
-profumo? ma questa è tetramoxiclina in forma spray! ammazzeresti anche una tartaruga embricata con questa nebulizzazione!
-che hai detto?
-teresa, porco cazzo, che ti sei data addosso? flatting per impermeabilizzarti ai lavaggi igienizzanti?
-cheddici mò?
-teresa... COS'E' QUESTO ODORE
-bac
-prego?
-bac
-bac il deodorante? quello che non si usa più da quando la impulse ha ideato il motto "se qualcuno ruba un fiore per te..."? bac il deodorante che usano i migliori vivaisti del mondo per la lotta alle zecche? quel bac lì?
-bac il profumo
-teresa, il bac è un deodorante, non un profumo. contiene CFC e danneggia l'ozono, che ritengo essere la causa principale della tua demenza pre-senile. il bac ha un olezzo schifoso e non lo usa più nessuno da 20 anni. e mi dici che le sue microsfere odorose galleggiano allo stato brado tra i nostri sanitari? perchè te lo sei data? non potevi darti il mio roll-on di shiseido? o il talco della clinique che lascio sempre sullo specchio del lavandino?
-mi fanno schifo!
-certo, prodotti così che non hanno odore non possono che schifare un regina dei tanfi culinari come te
-zenti, dovevo friggere la biztecca nella majonese e nell'olio diggiù. e mi zono appena lavata i gapelli. ho penzato che se mi davo il bac l'odore della cena non mi zi attaccava.
-teresa, l'unica parte del tuo corpo dove ha attecchito il bac è il tuo ipotalamo. per il resto io non mi preoccuperei. puzzi comunque di osmosi casearia ogni volta che ti metti ai fornelli. se per una volta sai di fritto, non succede niente.

a quel punto spalanco le finestre e cerco di far uscire la coltre di bac da casa mia. ma sfinita dall'inutilità di questa operazione, cado stremata sul mio letto e mi metto a leggere nick hornby. sperando in un domani migliore.

Forse è tardi e rincasare vuoi?
No, che non vorrei.

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