12 dicembre 2002

ieri sera, parlando col mio amico bellacci (non vi aspettate il link perché non lo so fare), mi è venuta in mente l'unica volta che sono uscita con mery terry. quest'estate.
eravamo sole in casa io e lei. giovanna non abitava ancora con noi e la nostra padrona di casa era all'ospedale. quindi anarchia completa. io volevo godermi l'appartamento e passare le serate e farmi bagni caldi con sali e tanta schiuma, a leggere sul terrazzo, a telefonare agli amici, a guardare tv. mery terry invece si annoiava. voleva uscire. probabilmente perché chiunque la conosca e viva con lei non appena vede i suoi modus operandi tende a barricarla in casa affinchè non arrechi danno alla società. e come un animale in gabbia, non appena scorge un pertugio, terry tenta di fuggire. come i panda dello zoo, insomma. solo che i panda sono bellini da vedere. e non soffrono di herpes. e soprattutto non cucinano.
a un certo punto io mi infilo la mia tuta onyx piena di stelline e colori e mi piazzo in camera ad ascoltare musica. ci scatta anche qualche passo di danza. e mentre piroetto allegra davanti al poster di candy candy, scorgo nello specchio la sagoma di mery terry. un po' come in profondo rosso. solo che quella era fiction. la mia era tremenda realtà.

-cosa vuoi?
-ilèèèèè...
-oh..
-usciamo?
-e perché mai?
-perché mi rombo a stare in casa
-ti rombi?
-mi rombo... mi scoccio...
-ahhhhhhhhhhhh! mi ROMPO!
-scendiamo a pigliarci un gelato?
-non mangio gelato
-un caffè
-non bevo caffè
-un aperitivo
-abbiamo già cenato: l'aperitivo si prende prima
-iiiiiiihhhhh, eccazzo! andiamo in paese a fare qualcosa...
-in paese? a "gorgonzola"? ha il nome di un formaggio che puzza: la dice lunga...

dopo minuti di trattative ho ceduto. mi sono infilata le puma rosse e sono uscita. appena arriviamo al ground zero del nostro palazzo io apro la macchina e salgo.

-eccheffai?
-salgo in auto. non volevi andare in centro?
-ma sò 2 chilometri! andiamo a piedi che ci facciamo una passeggiata!
-teresa, porco cazzo, non è un pellegrinaggio mariano! io 2 km a piedi non li faccio! perché poi c'è da tornare indietro...
-hai ragione, magari mi violentano
-tranquilla, questo rischio non lo corri... basta che il presunto stupratore abbia almeno 5 decimi per occhio e riconosce la truffa...
-eh?
-lascia perdere...

sale in auto e dopo 5 minuti siamo in centro. prendiamo un gelato. io 2 gusti per fare presto e finirlo in fretta, lei 2800 gusti in coppetta. così l'uscita si prolunga a dismisura. iniziamo a passeggiare leccando quei gelati cagosi e lei mi parla della sua vita a potenza, che lì ci si diverte, che quando è giù esce tutte le sere. arrivate in cima a un ponticello sotto cui scorre la martesana, inizia a dirmi che anni fa si è lasciata col fidanzato, che da lì ha iniziato a perdere i capelli, che le sono venuti i brufoli e che ha fatto una cura per l'eliminazione dei peli supeflui. non comprendendo che di superfluo nel mondo non ci sono solo i suoi peli ma tutta se stessa. e poi ha fatto una cura anticellulite spendendo un zacco di soldi, una cura dimagrante e gli impacchi per l'alopecia. un quadro clinico disperato. a un certo punto avevo voglia di tuffarmi di sotto tra le pantegane.

-teresa, mi dispiace...
-ecchevuòfà.. la vita...
-senti, dopo tutto quello che mi hai detto...
-zìììì...
-la tua vita a potenza, i tuoi giorni tristi, i tuoi giorni felici...
-zììì?
-ma perchè non sei rimasta giù?

e ride. non capisce e ride. dopodichè risaliamo in macchina, torniamo a casa e io vado a dormire. la serata mi aveva sfiancato.

-ilèèèèè...
-ma perché non finisci le frasi? che vuoi?
-buonanotte
-sì, dormi bene. ma dormi...
-non ho sonno. mi sa che sto alzata a fare qualcosa
-basta che non cucini, poi puoi fare tutto ciò che vuoi
-ilèèè...
-eccheppalle! finiscile 'ste frasi! che c'è adesso?
-magari un'altra sera usciamo
-sì. il gelato l'abbiamo già preso. magari quest'inverno ti porto a bere una cioccolata calda al bar. poi non se ne riparla fino allo scioglimento dei ghiacciai in primavera.
-devi sbrinare il frigo?
-prego?
-devi sbrinare la ghiacciaia?
-i ghiacciai! quelli d'alta montagna!
-lo zapevo! scherzavo!
-veramente?
-zì
-beh, è bello sapere che ogni tanto si sbrina anche il tuo sense of humour... notte
-notte

e le luci si spensero sull'enorme città che puzzava di formaggio con la muffa.

il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati"

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