18 marzo 2004

MODERNI TEMPI DI MERY TERRY. COME CHAPLIN IN QUEL FILM.
ci sono gesti che faccio in maniera talmente automatica che ormai non me ne rendo neanche piu' conto: appendere la giacca sull'attaccapanni, infilare il cellulare nella tasca davanti della borsa, mettere la coca media di un macmenu nell'apposito supporto dell'auto, buttare i fazzoletti sporchi sul sedile del passeggero,vuotare la spazzatura il venerdi' mattina. questo mi consente, in caso perda il cellulare, di cercarlo come prima cosa nella tasca davanti della borsa. o nel supporto auto della coca. o sul sedile passeggero, sotto i fazzoletti sporchi. se non lo trovo e ho gia' buttato la spazzatura, so' cazzi.
la routine, per una persona oceanicamente disordinata come me, consente la sopravvivenza. cercare -e trovare- le stesse cose negli stessi posti, ti fa sentire a casa: la tua poltrona, le tue fotografie, i tuoi ricordi. per questo ho personalizzato la mia stanza a gorgonzola.
vivere a gorgonzola non e' facile: non tanto per l'ambiente, che come amenita' non ha nulla da invidiare a sesto san giovanni o cinisello balsamo. e' il co-inquilinaggio che rende laboriosa la permanenza in vita. quindi non c'e' da stupirsi se, dopo oltre 2 anni di co-abitazione con l'Innominata, ho arredato la mia stanza con quadri di un amico artista, fotografie, ricordi, poster di sergio cammariere. ho cercato di trasformare un tugurio in un moderno bengodi, il paese della cuccagna. ecco, al momento a me, di quella cuccagna, e' rimasto solo il palo. infilato provateadiredove.

ieri sera rientro a casa dopo alcuni giorni di trasferta: era da venerdi' che non dormivo a milano. saran state le 11 di sera che mettevo piede sul sacher suolo. e mi attende il silenzio. o piu' mi ottunde. sono abituata ad un contatto tipo fotocellula tra il mio pestaggio della prima mattonella di casa e il suono "ileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee'!!!!".
invece nulla.
benedico la buonanima che ha acceso per me un cero a sant'antonio e filo dritta verso il letto, prima che si verifichi un contatto di un qualsiasi altro tipo. presumibilmente del terzo.
tutto tace. sulla porta della mia stanza trovo un messaggio amanuense:

"ile'? ile'? ile' siamo usciti a fa' un giro. giriamo un po' e poi torniamo! che ti devo parlare: cia', maria teresa e il suo fidanzato".

almeno una croce, cazzo. jenny -o genny- poteva almeno fare un croce per firmare l'incunabolo meryterryano. ma secondo me la borromea non gli lascia fare neppure quello. comunque piglio il reperto grafologico, accendo la luce, apro l'uscio e mi metto sul letto. peccato che qualcosa non mi torni. il profumo, innanzitutto. c'e' odore di drakar noir. e poi il piumone. il mio e' sempre stato verde, ora sono coricata su hulk che tira un pugno a capitan america. tra loro una chiazza gialla (dall'odore direi che si tratta di cera) impedisce di scorgere bene il post-bruce-banner. non ci sono piu' quadri appesi alle pareti. apro l'armadio e non vedo i miei abiti. i libri sono spariti.
finalmente mi tranquillizzo e mi ributto sul letto: evidentemente sto vivendo in un incubo e non mi sono ancora svegliata. pero', molto reale come nightmare! e poi dovevo essere molto stanca. non ho nemmeno fatto in tempo a infilarmi il pigiama. cosi' tiro su il cuscino, mi metto braghe e casacca e mi rilasso. cazzo, devo essere dimagrita: il pigiama mi sta largo. soddisfatta del mio regime alimentare, guardo verso il poster di cammariere. e vedo che non c'e' piu'. al suo posto troneggia una faccia da pugile con la didascalia "Tommy Riccio". in controluce scorgo segni di labbra sulla neomelodica gigantografia: indubbiamente qualcuno ha baciato tommy credendo fosse reale.

ORA: C'E' SOLO UNA PERSONA AL MONDO CHE POTREBBE BACIARE UN SIMILE AVANZO DI ALCATRAZ CONSIDERANDOLO FIGO. E QUELLA PERSONA E' FUORI COL FIDANZATO, AL MOMENTO.

ORA: CHE CAZZO CI FA TOMMY RICCIO COL PIANOFORTE DI CAMMY? SUL MIO MURO?

ORA: DOVE SONO I MIEI ABITI, I MIEI QUADRI, IL MIO PIUMONE?

E SOPRATTUTTO: DOV'E' IL MIO INCUBO????????????????????????

Fotogramma precedente: Ilenia ha una paresi e resta immobile al centro della sua stanza con un grosso punto interrogativo che le lampeggia sulla testa come un cero alla processione dei Turchi.

Fotogramma successivo: rumore di chiave nella toppa del portone d'entrata. Il punto interrogativo scompare, ilenia riprende possesso delle sue competenze motorie e si fionda come un ciotolo di fiume verso l'entrante.

-teresaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
-e mo' ghe gazzo ti urli?
-ciao ilegna
-jenny tu stai zitto che con me hai solo da rimetterci...
-va bbene, va
-teresa, dove porcocazzodiquellatroialadrazoccolamaialaimpestataassassina hai messo tutta la mia roba?
-non zo' i modi di barlare quelli
-quelli di chi?
-i tuoi! zei una maledugata
-scusa, questo e' un sogno? non siamo svegli, vero?
-zicuro che ziamo zvegli! ziamo andati a fa' un giro io e jenny! vero jenny?
-si'
-e ztai zitto che barli sempre, jenny!

guardo jenny e per un attimo ha lo stesso sguardo del volpino della pubblicita' della LAV. prima che disney lo scritturi per red e toby.

-teresa, perche' la mia camera ha subito una mutazione genetica?
-che ddici mo'?
-senti, io sono entrata in camera mia e non c'e' piu' nulla che mi appartenga. mi spieghi che e' successo?
-ma zei proprio una polentona, zei! tu non dormi piu' li'!
-come non dormo piu' li'? e dove dormo, di grazia?
-no, non dormi da grazia
-cretina, voglio dire: dove dormo ora? e perche' non dormo piu' li'?
-perche' mo' li' gi dorme jenny
-COOOOOOOOOOOOOOOOOSA?????
-zi', io e jenny abbiamo degiso di gonvivere
-ma sei deficiente? per caso i tuoi neuroni si sono trasformati in una colonia di nemertini?
-che so' i neuroni?
-sono quelli che fanno funzionare il cervello! ma i tuoi hanno chiramente lasciato tutto lo spazio agli aracnidi! nella tua scatola cranica ci sono talmente tante ragnatele che ci potrebbero girare il rocky horror! probabilmente nella tua scatola cranica ci vendono le scarpe di bata!
-guarda che io so' intelligente! per guesto jenny mi ama! e abbiamo degiso di vivere insieme
-senti teresa, convivere col proprio fidanzato significa vivere con lui e basta... non significa vivere tu, lui e una coinquilina!
-ma infatti sta goinquilina non c'e'!
-ma razza di anofele della potentinita', la coinquilina sono IO!
-perche', il tuo fidanzato viene a vivere qui? ah, no! tu non hai piu' il fidanzato! HI HI HI!
-tu sei l'al queda della tor velasca. tu sei una vanessa uscita da una crisalide geneticamente modificata. sei una lumaca con la bava al cimurro. sei l'embrione dell'Oms, la cellula staminale per il cuoio capelluto della mucca pazza. sei talmente snervante che potresti nebulizzare tutte le endorfine di zoff. se fossi vissuta in egitto al tempo delle piaghe, dio avrebbe compreso il faraone. se fossi stata al seguito di mose', le acque sarebbero rimaste chiuse per non farti passare. se fossi stata l'ochetta martina lorenz ti avrebbe guidato nelle sabbie mobili affinche' non ti riproducessi. o si sarebbe dato la colpa del tuo imprinting e si sarebbe ritirato a lourdes a promettere che non l'avrebbe rifatto piu'. hai capito o no che sei una dannazione per il dna umano?
-che hai detto? non ti ho zentito che ztavo parlando a jenny
-senti, razza di plancton cresciuto nel disastro della galizia... te lo chiedo una volta sola: dov'e' la mia roba?
-zenti, ile': la tua roba e' nel bogs di mia cuggina a busto arzizzo
-busto arsizio... e si dice BOX: B-O-X
-eh, busto arzizzo... c'hoddetto?
-busto ars... COME BUSTO ARSIZIO?
-eh, stalla'. e ringraziala che ti fa il favore di tenerlo e non ti fa neanghe pagare tanto d'affitto... so' gia' 5 giorni...
-stai scherzando, spero?
-no. che mica si fa gnente per gnente. l'affitto del bongs so' 200 euro al mese. qualcosa l'ho tenuto nella stanza mia... sta sul tuo letto
-come sul MIO letto nella TUA stanza? non mi tornano i possessivi...
-zi', perghe' jenny d'ora in boi dorme in stanza tua e tu dormi gon me. vizto che zei ztata cozi' cafona che non hai voluto fare a meta' della stanza gol mio fidanzato, mi sacrifico io e faccio a meta' io gon te...

a quel punto giro le ciabatte e me ne vado.

-e dove vai mo'?
-a telefonare
-a chi? al tuo fidanzato? ah no, tu non ge l'hai il fidanzato! HI HI HI!
-no, infatti. chiamo la tina.
-tina chi?
-lagostena bassi.

vedo che jenny, che in tutto questo tempo si era limitato solamente a muovere la testa secondo le direzioni cartesiane degli assi x, y e z, si accosta al labirinto auricolare di mery terry e le dice qualcosa. sicuramente le fa capire che deve ridarmi la mia roba e restituirmi alla mia stanza. meno male che almeno il 50% della coppia ha la spina attaccata.

-ah, ile'... prima di telefonare...
-eh...
-volevo di'...
-sputa, rospo del suriname!
-ecco... lo so che ti imbarazza ma... PUOI TOGLIERTI IL PIGIAMA CHE HAI ADDOSSO CHE E' DI JENNY? A LUI GLI SCHIFA SAPERE CHE L'HAI PORTATO TU! mo' lo laviamo subito, jenny: lo faccio bollire a 360 gradi col napisars.

un urlo. terrificante. un latrato umano si e' diffuso per i palazzi di gorgonzola ieri sera. e se sono viva a raccontarvi questi fatti, consideratemi come william holden nell'incipit di viale del tramonto.

questo amore
non e' una stella
che al mattino se ne va






1 commento:

farfallita ha detto...

Questo brano è davvero carino! Ironico, visionario, equilibrato nella sua apparente confusionarietà! Lo userò come esempio nella mia tesi. Un incoraggiamento all'autore\autrice ed un saluto a tutti,
Paola