30 settembre 2002

oggi è lunedì. per la maggioranza degli italiani significa spararsi un platonico colpo alla testa perchè si ricomincia a lavorare. per me significa ritornare a fare un lavoro che amo. dopo tanto penare ho finalmente realizzato uno dei miei sogni: un programma per bambini. passati i temi sportivi di "tutto in un giorno" (altro mio grande amore) ora posso riconciliarmi con un mondo che mi è sempre piaciuto tanto. bene.
e per festeggiare sabato vado a iscrivermi a un corso di danza classica per principianti. un livello più basso dei principianti non c'era, quindi prenderò quello. sarei stata molto più a mio agio -che so- in un corso per "negletti" o "elefanti in uno swaroski shop" o "corso-per-chi-non-ha-mai-fatto-danza-ma-avrebbe-sempre-sognato-farlo-però-purtroppo-in-casa-non-c'erano-soldi-per-pagarlo". comunque mi accontento. e che si accontentino loro, perchè avranno un bel po' da penare con una come me. micca basta mettersi il tutù e le scarpette per diventare delle fracci nel terzo millennio. e, checchè ne dicano vari conoscenti miei, avere visto "flashdance" e "footlose" più di 20.000 volte non dà nessun attestato. altrimenti io dovrei essere cittadina onoraria di parigi per tutte le volte che ho visto "french kiss".
a proposito, trattasi del mio film preferito. che quel sant'uomo del morandini (dizionario del cinema zanichelli) ha definito "talmente ridicolo da sembrare un voluta parodia di certe commedie romantiche appositamente voluta da kasdan". gne gne gnegnegne.
ALLORA, dico, ALLORA. SE AL SIGNOR MORANDINI NON PIACE QUESTO FILM, CHE NON SI METTA A FARE DIZIONARI DI CINEMA. se scrivi di queste cose devi essere imparziale. casualmente dà 5 stelline a quei film che ti fanno ingugnare ai corsi di cinema (di quei registi che nella vita vogliono sempre fare gli "alternativi") e 1 stellina ai film che piacciono alla gente che piace (cos'era? lo slogan della Y10, direi). ma santa madonna, se alla gente quei film piacciono, vorrà dire che qualcosa di buono c'è! io mi sentirei un extra-comunitario del mondo se mi piacessero SOLO film che nessun altro ha visto. per dare così poche stelline il signor morandini deve aver avuto un'infanzia molto difficile, tipo eminem. solo che mentre eminem si è messo a fare del buon rap, morandini si è messo a fare cattivi dizionari. e poi si capisce benissimo che non l'ha scritto tutto lui. magari è uno di quei professori universitari che fanno scrivere brani ai loro studenti (che non pagano) ma ai quali promettono un fulgido dottorato. seh..., un bel 15 milioni di lire annue. che culo!!!

e di un cinema di periferia che ne sai

27 settembre 2002

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!! Oggi è venerdì, il che significa che me ne torno nella mia bella emilia a rigenerare lo spirito e a rigenerarmi di spirito. a proposito di spirito, non mi piace tanto il vino ma il rum. di quello ne bevo un sacco. ho preso solo 2 sbronze nella mia vita ma sono bastate. non che significhi che non ne prenderò mai più, anzi. però ognuna è stata diversa dall'altra. perchè i motivi per cui le ho prese erano diversi.

COSA FACCIO QUANDO SONO SBRONZA
vomito.
rido come una cretina.
fase euforica: divento affettuosa oltre ogni limite (quelle cose tipo "amo il mondo, vi amo tutti, amo i muri, amo la terra, amo il mare, amo dio").
mi appoggio contro le colonne e sto ferma lì finchè non passa.
rovino il piumone che è sul letto.
chiamo la mamma (ma piano, perchè è un canto disperato, non una richiesta di aiuto. se la mamma mi vede sbronza, dovrei chiedere aiuto da lei. quindi è meglio che non senta che la chiamo).
inizio a inveire contro il mondo (è la fase tragica, quella dopo la fase euforica).
piango un casino.
giuro che non lo farò mai più.
comincio a sbiancare oltremisura.
comincio a pensare a che faccia avrò il giorno dopo.
comincio a pensare a che scusa darò a mia madre per la mia faccia del giorno dopo.
crollo morta per i troppi pensieri (si sa che quando si è sbronzi i pensieri si moltiplicano. già 2 pensieri, moltiplicati all'ennesima potenza, generano ua confusione tala da mandare in tilt i miei 3 neuroni).

la mattina dopo mi alzo come se niente fosse. sono l'unica persona al mondo che, dopo una sbronza, non ha mal di testa. zero. quindi l'unico sintomo post-sbornia da nascondere è il pallore facciale. ma a a questo c'ha pensato max factor: un bel fondotinta e quel verdino post-nausea del viso si trasforma in una bella tinta sabbia. e poi una passatina di fard nella tonalità pesca e il gioco è fatto. via i pensieri e le evidenti manifestazioni da ciucca serale.

non so se oggi scriverò ancora, quindi ne approfitto adesso per citare una frase di ligabue tratta da "da zero a dieci" che mi si cuce addosso alla perfezione. la dice libero quando sono tutti a "l'italia in miniatura" e si confessano. libero dice: "sono cresciuto in un mondo in cui credevo che fosse impossibile essere felici se non sono felici gli altri".
e in mezzo a tante frasi di battisti, una di luciano ci sta bene. così oggi, a conclusione di questo sfogo letterario, uso un verso di ligabue. che non mi piace da impazzire, ma sembra proprio che debba fare parte della mia vita, in un modo o nell'altro. un giorno capirò perchè.

qui con la vita non si può mai dire
la vita non è in rima per quello che ne so

26 settembre 2002

stamattina c'è il sole ma non scalda e il freddo è esagerato. in realtà io ho sempre freddo. quest'estate in egitto dormivo col pigiama lungo e il panno di lana, ovviamente senza aria condizionata. credo sia colpa dell'anemia.
ieri sera dovevo andare al concerto di sergio cammariere ma non ne avevo voglia. credo sia colpa della pigrizia.
ieri sera dovevo anche lavarmi i capelli, ma ho mangiato e poi mi sono messa a guardare operazione trionfo. credo sia colpa del mestiere che faccio.

prendila così, non possiamo farne un dramma

25 settembre 2002

sono quasi le sei di sera e non so cosa fare. ieri ho finito il mio libro sui serial killer (l'ennesimo) e devo decidere con cosa iniziare. veramente lo so, ma non ho il coraggio. "l'uomo dei tulipani", che ho iniziato a leggere quest'estate ma che non riesco a portare a termine.

LIBRI CHE HO INIZIATO MA CHE NON HO MAI FINITO (ANCHE SE PRIMA O POI LO FARO')
castelli di rabbia (baricco)
il gioco delle perle di vetro (hesse)
l'uomo dei tulipani (marini)
i tre moschettieri (dumas)
la bibbia (dio)

il primo che dovrò affrontare è sicuramente marini. perchè è grazie a questo libro che ho scoperto di essere una strega.
purtroppo, o per fortuna, ho delle premonizioni. all'inizio erano piccole e senza significato, poi sono diventate sempre più potenti. una mi ha persino salvato la vita. ero a un semaforo e avevo il verde. dovevo accelerare ma il piede non rispondeva ai comandi. davanti agli occhi ho avuto l'immagine di un furgone bianco che partiva. ebbene, 2 secondi dopo, un furgone bianco passava col rosso e mi tagliava la strada. se avessi premuto il piede all'inizio, avrei fatto un incidente. qualcosa mi ha fermato e sono dannatamente qui.

la premonizione legata al romanzo di marini è molto più easy. ero in aereo e avevo il libro in mano. mi sono detta: adesso la hostess mi chiede se mi è piaciuto e mi dice che a lei ha fatto schifo. 1 minuto dopo la hostess mi chiedeva che pensavo del libro e mi diceva che a lei aveva fatto schifo.
sono un po' spaventata da questa cosa, ma mi hanno detto che prima o poi doveva emergere. e sta emergendo con prepotenza, visto che i segnali arrivano sempre più forti e spesso.

e stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me
ma nella mente tua non c'è
aggiornamento sulla situazione scooter. ce l'ho fatta. l'ho portato nel baule dell'auto da saronno a milano sotto una pioggia torrenziale e per strade extraurbane che non conoscevo. sono soddisfatta di me. arrivata a casa l'ho messo in moto e mi sono accorta che non partiva. ma c'è un rimedio a tutto, anche a un motorino morto.
ieri sera mi sono venute in mente tutte le cose che ho fatto con la mia auto, profiler. (è il nomignolo che le ho dato, non cercate un modello che si chiami così perchè non esiste).

COSE CHE HO FATTO CON LA MIA AUTO.
30.000 km in un anno.
trasportare uno scooter sotto il diluvio.
scarrozzare a. dopo l'incidente perchè aveva il collarino ed era conciato come il 2 di coppe.
accompagnare a casa, nel mezzo della bufera di neve dell'anno scorso, un uomo senza un braccio. (quando non hai un braccio è più difficile mantenere l'equilibrio e con quel gelo me lo immaginavo scivolare sul ghiaccio senza riuscire a trovare un appiglio).
soccorrere due cani abbandonati che poi mi hanno vomitato sui sedili.
far sterilizzare i sedili.
accompagnare mammagatta al sacco arrivando con 2 ore di ritardo a una riunione.
andare al concerto di ligabue.
andare al concerto di sergio cammariere.
andare sulla cisa a 160 all'ora.
prendere 5 multe.
guidare da casa mia in emilia a sanremo, da sola, con 40 di febbre e in piena esofagite.
su e giù per la padana miliardi di volte.
su e giù per la cassanese migliaia di volte.
su e giù per la rivoltana un sacco di volte.
su e giù per la paullese una volta sola. ci sono le puttane alle 2 di pomeriggio.

ma il mio mestiere è vivere la vita

24 settembre 2002

a proposito, ieri sera non sono riuscita a caricare il motorino perchè è troppo pesante. 85 kg. eccheccazzo, quando li guidi non sembra che siano quasi un quintale! ci riprovo stasera, con l'aiuto di 2 potenti braccia. mi rifaccio la strada per saronno, mi ripiglio tangenziali est, nord, A8, A9, svincoli di lainate e deviazioni varie e porto a termine la missione. quella successiva sarà venderlo, sto ciupolo di scooter, che averlo in giro per casa mi innervosisce. però mi piace sperimentare strade, autostrade e tangenziali nuove.
appena comprata l'auto andavo in giro per milano a imparare la planimetria di una delle città più incasinate del mondo. secondo me neanche bombay è un bordello tale. poi mi facevo le principali strade extraurbane (quelle dove adesso ci vogliono sempre i fari accesi) per imparare anche la planimetria dell'hinterland. RISULTATO? quando devo andare da qualche parte rompo le palle per un'intera mattinata a qualcuno che mi faccia da navigatore satellitare. è che ho paura di perdermi.
stamattina su internetto mi sono letta la trama di tutti gli episodi di felicity. tutti, fino all'ultimo. devo dire che mi sono riconciliata con il mondo. adesso so che cosa mi aspetta nel futuro. almeno televisivamente parlando.

motocicletta 10hp tutta cromata è tua se dici sì
cheppalle, oggi piove. come ieri, più di ieri, pioverà. e c'è una sola pettinatura che posso farmi quando piove: le treccine da squaw. mi hanno spiegato che "squaw" in lingua indiana (nativi americani, per essere politically correct) significa "puttana". io continuo a dire che ho le treccine da squaw, perchè se telefona mia mamma e le dico: "mami, oggi mi sono fatta le treccine da puttana" probabilmente pensa che mi sia annodata i peli pubici.
stamattina mentre venivo al lavoro in auto continuavo a fissare l'orologio. 10.29. ho fatto una curva ed erano già le 10.32. come? 3 minuti per una curva? o ho un orologio più veloce degli altri, o sono estremamente lenta a fare le curve. ma 3 minuti per cambiare direzione mi sembrano eccessivi. tante volte ci vuole molto meno a cambiare vita.

l'universo trova spazio dentro me

23 settembre 2002

oggi mi ha pigliato che devo scrivere. se penso alla serata che mi aspetta, starei qui a scrivere per ore. devo farmi milano-saronno per andarmi a ritirare un motorino, che caricherò nella mia auto e con il quale tornerò a milano. e piove, quindi entrerà un sacco di acqua dal baule.
quando devo fare le cose impegnative, piove sempre. oppure ho le mestruazioni. giuro.

LE COSE IMPORTANTI CHE HO FATTO CON LE MESTRUAZIONI
la maturità.
l'esame di ammissione all'università.
la patente (quando m'hanno bocciato).
la patente (quando m'hanno promosso).
la laurea.
la laurea della mia amica mammagatta.
tutte le vacanze al mare (tranne quest'anno in egitto).
molti natali.
i capodanni in cui non ce le avevo a natale.
la testimone al matrimonio di mio cugino.
la testimone al matrimonio della mia amica bene (al quale ho pianto più che sua madre).
l'acquisto della mia auto.
la firma del mio primo contratto.
la prima cena fuori in un ristorante di lusso (dove avevo perennemente paura di macchiare le lussuosissime sedie).
il gala dei vent'anni dell'azienda per cui lavoro.
la prima vacanza senza genitori.

senza aggiungere tutto ciò che non mi viene in mente. nella parola "sfiga", credo, si raccoglie tutto l'universo di sfortuna femminile legato al mondo del ciclo. un applauso a chi ha colto l'audace calembour (forse volgare, ma esemplificativo).

cosa vuol dir sono una donna ormai
qualche tempo fa ho scritto una poesia. non piace a nessuno, tranne a me. però la scrivo anche qui, non si sa mai che qualcuno la legga.

andando non riscontro nella folla
nessuno sa l'amore che ho vissuto.
distrutto pulsa il cuore che non molla
rimargina il dolore mai caduto.
e s'erge come canto del mio vetro
assolo del mio verso di farfalla.

sarà, ma a me piace. è un pezzo di me, anche questa poesiola. che fa rima con aiuola. aiuole è una delle 2 parole italiane che hanno tutte e cinque le vocali, insieme a sequoia. carino, no?

il mio canto libero
questa sono io, un po' come all'inizio di amelie.

COSA NON MI PIACE
i capelli che mi si sciapano con l'umidità.
gli uomini che si fermano nelle corsie di emergenza a fare pipì.
gli anelli di bigiotteria che ti macchiano le dita.
i sacchetti di carta che si rompono sul fondo.
la maionese che esce dal big mac e ti macchia i pantaloni.
quando nel big mac ci mettono i cetriolini.
i big mac.
il campanello della mia bicicletta che è sempre rotto.

COSA MI PIACE
le cicatrici.
le lentiggini.
le cassiere del supermarket che fanno quattro chiacchiere.
le sportine di plastica che non si rompono mai.
il macbacon.
la mia auto.
la mia bicicletta (tranne il campanello).

ci sono un sacco di altre cose che mi piacciono e che mi fanno schifo. ad esempio, oggi piove.

COSA MI PIACE FARE QUANDO PIOVE
andare in giro in macchina.
stare sotto le coperte al calduccio.
fare pipì.

quando ero piccola, durante i temporali, mi piaceva giocare a carte con mia mamma e accendere le candele anche se non c'era il black out. e poi mi piaceva prendere il gatto di turno e farlo stare sotto le coperte, perchè avevo paura che temesse il freddo (lo so che hanno il pelo, ma noi abbiamo freddo col cappotto, quindi loro un minimo di sbalzo di temperatura lo sentono...).
da grande non gioco a carte e non accendo candele, però i gatti sotto al piumone ce li metto ancora. e io con loro.

tu chiamale se vuoi emozioni